Rilevare in modo efficace i veicoli comporta numerosi vantaggi nella sorveglianza e sicurezza del territorio, infatti, le moderne tecnologie ci vengono in aiuto grazie alla loro sempre maggiore precisione e affidabilità; vediamo quali sono i concetti fondamentali per avere il massimo rendimento ed evitare problematiche.
Le telecamere intelligenti che leggono i numeri di targa, la marca, il modello, il colore e la classe del veicolo, sono strumenti che hanno dimostrato di essere davvero molto utili nell’ambito della prevenzione e repressione dei reati e soprattutto nella risoluzione delle indagini. Nonostante la comprovata utilità, occorre prestare attenzione, perché, quando tali dispositivi non forniscono le corrette informazioni (a causa di una scarsa affidabilità nella videoanalisi), può accadere che non si riesca a dare alcuna risposta al cittadino danneggiato e neppure alle FdO. Questo succede, purtroppo anche troppo spesso, quando sono stati installati prodotti con precisione di lettura scadente o non specificata e quindi senza alcuna garanzia di affidabilità.
Non dimentichiamo che i sistemi di lettura targhe generano milioni di dati al mese e un errore, anche minimo, comporta sia l’assenza di informazioni utili che l’accumulo di centinaia di migliaia di fuorvianti errori: elementi che poi rendono inutili le indagini.
Questo comporta per la PL conseguenze sia in termini d’immagine che di perdite di tempo dedicato alla spasmodica ricerca di quelle introvabili informazioni.
Il problema si origina fin dalla stesura dei capitolati tecnici dei bandi di gara, infatti, all’interno degli stessi non viene quasi mai richiesto il reale valore di qualità e affidabilità della videoanalisi dei dispositivi intelligenti di riconoscimento. Solitamente troviamo scritto che sono richiesti dispositivi che leggono unicamente le targhe, e riconoscono marca e modello, omettendo di specificare il valore della precisione che tali dispositivi devono garantire di giorno e di notte, con veicoli sporchi, deteriorati ecc… Senza specifiche di garanzia anche il più scarso prodotto sul mercato può rientrare nel bando di gara a svantaggio poi di chi come la PL lo deve usare e far fronte alle problematiche derivanti.
Un altro aspetto critico riguarda la rispondenza dei dispositivi e delle soluzioni software alla questione privacy – GDPR all’interno della quale si parla spesso di Privacy by design e Privacy by default.
L’attenzione alla privacy non è ad appannaggio dei soli produttori dei dispositivi ma anche delle PA, le quali sono tenute ad adottare i principi della protezione dei dati a partire dalla progettazione del sistema di videosorveglianza fino alla corretta stesura dei suddetti all’interno dei capitolati.
Richiedere la certificazione ISDP 10003 dei dispositivi hardware e dei programmi software, è senza ombra di dubbio uno degli elementi importanti che dovrebbero essere previsti nei capitolati di gara poiché agevola molto il compito del titolare e del responsabile del trattamento, per dare contezza dell’accountability, ossia l’attuazione del principio di responsabilizzazione e di comprovabile documentabilità della stessa.
È altrettanto indubbio che nello svolgimento di una DPIA da parte dei soggetti interessati, la certificazione ISDP1003 dei dispositivi rappresenta un significativo contributo, spesso indispensabile per la scelta dei mezzi da utilizzarsi all’interno di un capitolato. Inoltre, fornisce elementi di documentabilità del rispetto dei principi di cui all’art. 25 del GDPR (“Protezione dei dati fin dalla progettazione e protezione dei dati per impostazione predefinita”).
Qual è la soluzione a queste problematiche?
Il Comando di PL, a proprio favore, può quindi intervenire chiedendo agli uffici tecnici di Verificare che all’interno del capitolato tecnico, prima che venga pubblicato, con quale valore di precisione il dispositivo garantisce il riconoscimento di ogni singolo elemento (marca, modello, colore, targa etc.) e accettarsi che i dispositivi hardware del sistema di lettura targhe sia provvisto di certificazione ISDP10003, incluse anche le componenti software. Due richieste semplici, ma utilissime per chi, come la Polizia Locale, deve dare risposta ai propri cittadini.